Quella in partenza fra qualche mese sarà la terza edizione di Bravo Innovation Hub, per la prima volta strutturata su più città e cinque programmi.

Tutto nasce nel 2020, quando la rete di acceleratori di Invitalia decide di lanciare, sempre con il supporto ministeriale, un percorso intitolato “+Turismo+Cultura”. 87 imprese con progetti che spaziano tra nuove tecnologie e servizi per la ricettività, gestione e promozione nel settore turistico-culturale decidono di candidarsi, dieci di loro vengono selezionate per partecipare al programma.

Tra le società protagoniste del 2020 c’è Threebot, un’impresa nata durante la pandemia che si occupa dello sviluppo di software e tecnologie AI per imprese e consumatori. Ha realizzato Travelino, un servizio proprietario basato sull’intelligenza artificiale che consente ad agenzie di viaggio, tour operator, hotel e altri attori del settore di potenziare l’attività di marketing. Questo strumento è anche in grado di comprendere le intenzioni dell’utente, attraverso i messaggi di testo e vocali inviati in chat, e di metterlo in contatto con il servizio desiderato.

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Oggi, Threebot ha aperto un centro tecnologico in centro a Palermo, ha una squadra di 22 persone, il 70% dei quali ingegneri ed esperti di machine learning. “Nei primi sei mesi del 2023 il nostro fatturato si aggira sui 700mila euro e l’obiettivo è chiudere a poco più di 1,5 milioni di euro, mentre per scalare stiamo valutando offerte da venture capital di Dubai e della Silicon Valley». Eppure, dice Lima, «senza Bravo Innovation Hub, probabilmente non saremmo qui a parlarne. È stata un’ancora di salvataggio per chi, piccoli come noi, ha dovuto attraversare un periodo buio per l’economia e, in particolar modo, il turismo».

 

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